Mi sono innamorata di uno stronzo. E la vera stronza ero io.

🧨La confessione

Sì, mi sono innamorata di uno stronzo.

Uno che spariva, uno che non diceva nulla, uno che mi faceva sentire inadeguata anche quando ero bellissima e luminosa. Era come essere davanti ad un muro di gomma.

E sai cosa c’è di peggio?

Che gli ho pure detto grazie. E’ stato, alla fine, uno strumento.

💔 Le dinamiche tossiche che ho ignorato (con entusiasmo)

Lui mi faceva sentire speciale… a tratti.
Poi spariva.
Poi tornava, e io c’ero.
Una, due, dieci volte.
Mi sono adattata, giustificata, illusa.

Pensavo:
“È solo ferito.”
“Ha paura.”
“Gli serve tempo.”

Gli serviva solo una che non lo mettesse di fronte alle sue responsabilità, una che fosse sempre disponibile, una che era in grado di aspettare.

Ero convinta che avrebbe capito che ero importante nella sua vita.
E io, con eleganza e spiritualità, mi sono annullata con stile.

🧠 Il giorno in cui ho capito che la stronza vera ero io

Perché non era lui il problema.
Lui era coerente con sé stesso, anche nel suo egoismo.
Io no.

Io tradivo me stessa ogni giorno:

• quando accettavo briciole,

• quando speravo che cambiasse,

• quando sapevo e fingevo di non sapere.

Lui faceva il suo gioco.

Io mi tradivo per restare in partita.
E quello, amica mia, è da stronze.
E lui mi tradiva perché non sapeva fare altro.
Quando l'ho scoperto è stata una liberazione, seppur un grosso dolore

🔥 La vera redenzione non è lasciarlo. È lasciarsi

Quel giorno non l’ho lasciato.
Mi sono lasciata io.
Ho lasciato la versione di me che si accontentava.

Quella che diceva “basta che mi guardi un po’ ".
Quella che aveva paura di rimanere sola.

Ho preso me stessa per mano e mi sono detta:
“Adesso si cambia. Punto.”

Lui è venuto a casa mia e gliel’ho detto: “Adesso mi tratto meglio e per te non c’è più posto”
Lui è andato via piangendo, dicendo che la sua vita era tutta un lutto, ma a quel punto vero o falso che fosse, il problema era tutto suo.

💡 Esercizio: L’autointervento d’urgenza

Prendi un foglio.
Scrivi:

• Il nome dell’ultimo stronzo che hai amato.

• Tre segnali rossi che hai ignorato (e che oggi non accetteresti più).

• Una frase che ti sei detta per giustificarlo.

• Una frase che vuoi dire oggi a te stessa, da donna sveglia.

Poi strappa tutto.

E scrivi su un nuovo foglio solo questo:“Io non mi tratto più così, nemmeno per amore.”

🧲 Perché questa volta sei diversa

La verità? Gli stronzi esisteranno sempre.
Ma tu oggi sei troppo integra, troppo sveglia, troppo intera per caderci ancora.
Non perché hai imparato a riconoscerli.
Ma perché hai smesso di disconoscerti.

📩 Solo per donne sveglie

Se hai riso amaro, se ti sei rivista, se ti sei detta “Cazzo, è vero”…è ora di agire.

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L’amore che meriti non si trova. Si costruisce, iniziando da te.