L’ansia è un’emozione che tutti abbiamo sperimentato. In un mondo frenetico, molte volte cerchiamo di calmarla attraverso la distrazione. Ma, è davvero efficace? In questo articolo esploreremo perché affrontare direttamente l’ansia può essere più efficace che distogliere la mente.
La distrazione è una reazione istintiva all’ansia. Quando ci sentiamo sopraffatti, cerchiamo conforto nelle attività quotidiane: una corsa al parco, una chiacchierata con un amico, o anche piccoli piaceri come un caffè o una sigaretta. Queste azioni, pur portando un sollievo temporaneo, spesso non risolvono la causa sottostante dell’ansia.
La distrazione può fornire un breve momento di respiro, ma l’ansia, come un fiume sotterraneo, continua a fluire. Non affrontata, può riemergere con più intensità, portando a un ciclo continuo di ansia e distrazione.
Invece di allontanarci dalle nostre sensazioni ansiose, dobbiamo imparare ad avvicinarci ad esse. Questo significa ascoltare attentamente ciò che proviamo, senza giudizio né fretta di risolvere.
Quando ci avviciniamo ai nostri sentimenti con curiosità, iniziamo a comprendere meglio la natura della nostra ansia. Questo processo di esplorazione interna ci permette di riconoscere e accettare i nostri sentimenti, anziché fuggirne.
Quando ci avviciniamo alle nostre emozioni, ci diamo la possibilità di unire aspetti di noi che sembrano separati: desideri, paure, aspirazioni. Questo atto di unione interna porta spesso a una calma più profonda e duratura.
Analogamente ai bambini, che se ascoltati nei loro bisogni tendono a calmarsi, anche noi possiamo beneficiare di un ascolto attento e compassionevole. Riconoscere ed esplorare i nostri sentimenti può aiutarci a calmare l’ansia interna.
Affrontare l’ansia non significa eliminarla completamente, ma imparare a conoscerla e gestirla. Questo processo ci dota di strumenti per rispondere meglio ai nostri bisogni e alle nostre paure.
Quando ci troviamo ad affrontare momenti di ansia, invece di cercare subito una distrazione, possiamo fermarci e chiederci: “Cosa sto pensando? Cosa sto sentendo?” Questa semplice domanda può essere il punto di partenza per un viaggio di autoconoscenza e gestione dell’ansia.
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