Quando l’età non è che un numero nella nostra vita

In una società ossessionata dalla competizione, il passare del tempo sembra una sentenza. Se non raggiungi un obiettivo “al momento giusto”, sembra che tu abbia fallito. Nel mare di storie di successo che ci circondano, spesso sentiamo che gli altri stiano sempre un passo avanti a noi. Viviamo in un’epoca dove gli astri nascenti sono giovani, e quando brillano, lo fanno in modo eclatante.

Dovremmo ricordarci che la vita non è una corsa. Ognuno ha il proprio ritmo, la propria traiettoria. Ma l’immagine riflessa dalla società ci fa credere il contrario. Invecchiare sembra diventare un peccato.

Quante volte ci siamo fermati dicendo: “Sono ormai troppo avanti con gli anni per…” o “E’ troppo tardi per me…”?

Nel vortice sociale, sembra che ci sia una scadenza per ogni traguardo: viaggiare, diventare una celebrità, trovare l’anima gemella. Se non segui questa tempistica, ti senti come se fossi in ritardo al tuo stesso spettacolo.

Eppure, con l’avanzare dell’età dovremmo abbracciare una pace interiore. Come Seneca ci ricorda, dovremmo vivere il presente con serenità, guardare indietro con gratitudine e proiettarci nel futuro con speranza.

Ecco il cuore della questione: non esiste un calendario per la felicità. Non c’è una data di scadenza per trovare l’amore, per avere figli o per realizzarsi.

Alcuni cercano conforto nelle storie di successo di chi ha fiorito tardi, come J.K. Rowling. Sì, ci sono storie ispiratrici. Pensiamo a Stan Lee che ha creato il suo primo fumetto iconico a quasi 40 anni, o a Toni Morrison che ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo alla stessa età. E, per un po’ di ulteriore ispirazione, considerate la storia del Colonnello Sanders

E’ una storia che probabilmente conosci, ma a me piace molto perché è il simbolo ella resilienza.

Negli anni ’30, Sanders gestiva un ristorante a Corbin, Kentucky, dove perfezionò la sua famosa “ricetta originale” di pollo fritto. Tuttavia, nel 1955, a 65 anni, fu costretto a chiudere il ristorante a causa di una nuova autostrada che bypassava la sua ubicazione. Invece di arrendersi, Sanders decise di sfruttare la sua ricetta. Viaggiò per gli Stati Uniti, cucinando il suo pollo per i proprietari di ristoranti e offrendo franchising basati sulla sua miscela segreta di erbe e spezie. Questo fu l’inizio di quello che sarebbe diventato il colosso globale del fast food, Kentucky Fried Chicken (KFC). Sanders dimostrò che non è mai troppo tardi per reinventarsi e ottenere un enorme successo.

Dunque, respira. La tua storia è unica, e il tuo tempo verrà, indipendentemente dall’età.

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